Debutto casalingo col botto per Daniele De Rossi sulla panchina della Spal, dopo le trasferte con Cittadella (pareggio) e Genoa (sconfitta in Coppa Italia). Larga vittoria per 5-0, manita al “Mazza” in una gara dominata per tutta la durata dell’incontro. Disastrosa prestazione di un impalpabile Cosenza alla terza sconfitta consecutiva. Squadra che prende cinque goal senza mai reagire, non riesce a creare azioni pericolose, manca di personalità. Pericolosa involuzione della compagine di Dionigi.
De Rossi schiera Murgia, novità in campionato in mezzo al campo, che duella con Brescianini su entrambi i lati del campo. Maistro giostra sulla trequarti, a difendere su di lui Voca; Moncini e La Mantia davanti. Conferma la difesa a tre Dionigi, con il rientro di Vaisanen vicino a Rigione e Venturi. D’urso e Brignola a sostegno dell’unica punta Butic.
Parte bene la Spal che fa girare palla in maniera compassata ma con ordine, con i due attaccanti che vengono spesso incontro nel cerchio di centrocampo a giocare di sponda, cercando un varco tra le linee rossoblù. Maistro testa i guantoni di Matosevic già dopo 40 secondi, con l’estremo difensore ospite che devia in angolo. Sempre Maistro al 9’ prova da fuori. Deviazione di schiena involontaria di Moncini che spiazza Matosevic e la Spal trova il vantaggio. 1-0. Timida reazione degli ospiti con una conclusione da fuori di Brecianini al 13’, con la palla larga.
I padroni di casa fanno la partita, sfruttano in ampiezza il campo da un lato all’altro, pur non offrendo trame di gioco veloci. Il Cosenza si chiude nella propria metà campo per respingere gli attacchi e provare a ripartire, senza portare pressione ai portatori di palla di casa. La Spal dunque tiene il pallino del gioco e al 21’ trova il raddoppio. Maistro sulla trequarti serve Tripaldelli a sinistra. Cross in mezzo per l’altro esterno Dickmann che sovrasta Panico e di testa batte Matosevic.
Il Cosenza lascia troppo campo a Murgia e soprattutto a Maistro, i migliori tra i padroni di casa, sempre liberi di girarsi, alzare la testa e cercare la migliore soluzione per far male. Manca grinta e cattiveria in mezzo al campo per i silani che perdono tutti i duelli individuali.
Alla mezz’ora si fa vedere il Cosenza. Prima su calcio d’angolo: cross di Brignola sul primo palo per Butic che trova un grande intervento d’istinto di Alfonso a salvare i suoi. Un minuto dopo ci prova Brignola da fuori, ma finisce alto. Episodi singoli da calcio piazzato o conclusioni da lontano. Gli ospiti non riescono ad esprimere un gioco propositivo ed organizzato. Le iniziative sono in mano ai singoli, che però cozzano contro la difesa degli estensi.
Inizia la ripresa e la Spal al 47’ trova il 3-0. Maistro per Dickmann sulla destra. Cross in mezzo. Deviazione di Panico e Matosevic nulla può. Dionigi prova a cambiare le sorti della gara con un triplo cambio al 51’: dentro Gozzi a sinistra, Kornvig in mezzo e Zilli in avanti.
I padroni di casa calano il poker al 57’. Pasticcio difensivo tra Vaisanen e Matosevic. Si inserisce Maistro che a porta vuota appoggia la palla in rete. Il trequartista estense suggella con la rete la sua ottima prestazione prima della sostituzione. De Rossi all’ora di gioco infatti toglie Dickmann e Maistro per Fiordaliso e Valzania. Poi entra anche Peda. E’ proprio il polacco, al primo goal in campionato, a segnare la conclusione definitiva della gara al minuto 73’. Gran colpo di testa su angolo di Esposito. Manita estense al Cosenza e partita che si avvia alla conclusione.
Buona la prima di De Rossi davanti al suo pubblico. Larghissima vittoria per 5-0 con Murgia e Maistro sugli scudi. I padroni di casa hanno da lavorare, la manovra deve essere più veloce e verticale, serve maggior atletismo, ma dopo una vittoria del genere ci si può concentrare con serenità sugli aspetti da migliorare. Di contro, un Cosenza che non entra mai in partita, non riesce a produrre gioco, è senza idee e crolla in fase difensiva. Peggiore prestazione del campionato, pesante involuzione della squadra, in termini di gioco ma anche di personalità. Dopo una sconfitta del genere, a maggior ragione quando è la terza di fila, squadra, tecnico e società devono necessariamente fare un ragionamento sul futuro della stagione. Così non si può continuare.
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